Conclusa l’ultima missione 2024 di HUNPA in Ucraina

L’ultima missione HUNPA per il 2024 in Ucraina ha preso avvio da Castione lo scorso 15 novembre. I nostri operatori si sono dapprima recati nella città di Kharkiv, attualmente sempre toccata dai bombardamenti russi, dove è stata prestata assistenza sanitaria in un centro accoglienza. Le persone curate erano in prevalenza donne e anziani.

Nei giorni seguenti gli operatori di HUNPA si sono poi recati nei villaggi più discosti in prossimità del fronte, dove anche in questi casi è stata data assistenza alla popolazione civile. Diversi i bambini presi a carico dai paramedici ticinesi. Oltre cento persone sono state visitate nei loro villaggi. Fra i vari casi riscontrati, frequenti sono stati i disturbi del ritmo cardiaco e della circolazione sanguigna, come pure disturbi da shock post traumatico, ecc. La problematica maggiore che si è presentata ai nostri operatori è la cronica mancanza di medicamenti, che fa sì che spesso le persone che vivono nelle regioni maggiormente colpite dalla guerra non possano più continuare con le loro terapie o, più semplicemente, che possano curarsi da patologie anche meno gravi, che normalmente avrebbero decorsi brevi, e quindi con importanti peggioramenti del loro stato psicofisico. In questo senso i bambini sono fra i più colpiti dalla carenza.

 

L’ultimo giorno prima della partenza i nostri paramedici hanno eseguito una formazione agli allievi del 24° Liceo di Kharkiv, giovani adolescenti, sulle diverse tecniche di primo soccorso e in particolare sull’emergenza emorragica con il corso “Stop the bleed®”.

Durante questa missione gli operatori di HUNPA hanno visitato oltre 100 persone in otto giorni, lavorando per almeno dodici ore al giorno, spesso anche sotto l’influenza del passaggio dei droni russi e dei bombardamenti con missili balisitici.

Alle popolazioni locali sono stati consegnati medicinali vari, come pure diversi chili di approvvigionamenti, fra i quali generi alimentari diversi, caffè, tè, biscotti, prodotti per l’igiene e altro ancora come anche cibo per animali domestici, altre vittime collaterali della guerra.

Inoltre sono stati consegnati ad alcuni ospedali locali medicinali e dispositivi medici donati da due associazioni italiane, Milano Sospesa e Aiutility